Sprazzi di luce

Iniziamo con le presentazioni!
Siamo le Bendettine dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento di Alatri (FR), è nel centro storico della cittadina che sorge il nostro Monastero intitolato alla “Santissima Annunziata”, dove da secoli fiorisce la vita benedettina.
 “HIC AMOR  -  HIC VITA” è la frase scritta a caratteri dorati sull’altare dinanzi al quale passiamo i momenti più belli, più intensi della nostra vita, la preghiera e l’adorazione.
In un mondo distratto, una comunità di claustrali, che fa della propria vita una “lode perenne”, che trascorre la giornata tra la preghiera (personale e comunitaria), l’adorazione e il lavoro, che cerca di conformarsi a Cristo e di servirlo nelle sorelle potrebbe sembrare una vita inutile…Ma non è così…
La vita di una suora di clausura è una continua preghiera, un continuo restare alla presenza del Signore, un continuo dialogo con il nostro Sposo.
“Ora et labora (Prega e lavora)” e “Adoro e mi sottometto” è il messaggio ereditato dai nostri santi  Fondatori  San Benedetto da Norcia e Madre Mectilde de Bar.
Una vocazione feconda, la nostra, che si fa “portavoce di ogni creatura”, perché attraverso la vita comunitaria, la preghiera liturgica e la diuturna adorazione, ci mette a contatto diretto con le sacre Specie Eucaristiche, rendendoci custodi e sentinelle del Tabernacolo. Il nostro carisma  è innestato sulla S. Regola Benedettina. La nostra Madre Fondatrice (Mectilde De Bar) così si esprime: "Se mi fosse permesso di descrivere nei particolari lo spirito e le disposizioni che deve avere una Benedettina, vedreste che, praticando fedelmente la S. Regola, ella sarebbe del tutto simile a un'ostia e entrerebbe in rapporti meravigliosi con Gesù nella SS. ma Eucaristia"  e ancora "Il rapporto e la connessione che esiste tra la Regola del grande Patriarca e l'Istituto dell'Adorazione perpetua, richiede che questa Santa Regola ne fosse la base e il fondamento…".      
San Giovanni Paolo II nella storica visita che fece alla città di Alatri e al nostro Monastero nel 1984 ci rivolgeva queste parole: ”Sento una profonda commozione per questa visita che ci riporta a tempi così lontani: così lontani ma così vicini. Quando penso che qui, come in ogni cappella, noi ci troviamo dinanzi al SS. Sacramento che è lo stesso cibo divino di cui si sono nutriti i cristiani dei tempi passati, allora vediamo la Chiesa nelle sue dimensioni storiche ed insieme mistiche. E’ un mistero che lo stesso Corpo durante tanti secoli, durante tante generazioni, abbia nutrito e nutra tante persone, tanti fedeli, tanti testimoni e tanti martiri. Anzi, lo stesso Corpo, perché la Chiesa è il Corpo di Cristo.
Ecco, in questo Corpo mistico di Cristo, voi, carissime sorelle, avete una parte speciale, privilegiata”.
Facciamo nostre le parole del Santo e vorremmo dire alle giovani generazioni: “Ci rallegriamo e saremmo  felici di accogliervi tra noi, in questo luogo in cui si prega, dove si vive l’Eucaristia, dove Cristo eucaristico viene continuamente  giorno e notte,  adorato, glorificato nei nostri cuori, nelle nostre parole, nei nostri sentimenti e nei nostri spiriti”.
Madre Mectilde nei suoi scritti così si esprime: “Ho un gran desiderio di parlarvi di Gesù, di farvi conoscere Gesù… non viviamo che per Lui, non respiriamo che Lui… non pensiamo che a Lui…  non desideriamo che Lui. Un’anima che ha Gesù non ha più bisogno di altro… Gesù Cristo è la vita della nostra vita, è lo spirito del nostro spirito e l’anima della nostra anima”.
Anche noi abbiamo gran desiderio di parlarvi di Gesù e di farlo conoscere a tante giovani che lo cercano e vogliono dare un senso alla loro vita. Vorremmo comunicavi come è bello stare davanti al Tabernacolo a cuore a cuore con Gesù Ostia, nel silenzio, un silenzio pieno di Lui, pieno di preghiera per tutti: per il mondo intero, per la Chiesa, per chi è vicino e per chi è lontano. Si, è bello, bellissimo! Non ci si stanca mai di stare con Gesù! Il tempo vola, scorre veloce, troppo veloce, soprattutto la notte.
Ci siamo dette: “Abbiamo un tesoro nascosto…Perché non rendere partecipe anche altre giovani desiderose di incontrare Dio?”.
Ci abbandoniamo all’intercessione di San Giovanni Paolo II che, nella sua visita, mentre era in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, solennemente esposto,  fece questa  profezia: “Le vocazioni verranno, verranno…!”
Le vocazioni sono arrivate e continueranno ad arrivare…                                                 
Siamo disposte ad  accogliere giovani ragazze che desiderano fare esperienza di vita monastica.