“Neanche venti anni e una valigia piena di progetti, di idee, di possibilità.
No, questo non è il titolo di un libro o di un film, questa ero e sono io.
Mi presento, sono Isabella, una ragazza di 19 anni come tante, alla ricerca del proprio posto nel mondo.
Quante cose ho imparato perché utili in futuro, ho studiato, ho lavorato, ho lavorato su di me proiettandomi sempre con lo sguardo un po’ più in là.
Tanti propositi e progetti erano nella mia mente, ma, con il tempo mi sono resa conto che, in fondo in fondo, nulla mi avrebbe reso davvero felice, felice dentro.
Il successo, il denaro, una buona posizione professionale cosa sono se in realtà non si è felici dentro?
Tra i tanti progetti ne mancava uno però, quello più importante, quello fondamentale, nei miei pensieri mancava il progetto che Dio aveva su di me, che, alla fine, è stato proprio il progetto che non avevo per nulla messo in conto che ha preso forma.
Silenziosamente stava succedendo qualcosa in me che io proprio non riuscivo a capire, una mano divina stava lavorando su di me incessantemente.
Come un bambino sceglie tra una moltitudine di colorati fiori quello che più gli piace così il Signore con la sua mano mi ha colto nel giardino della vita.
Mi ha condotto ad un monastero, nel silenzio della sua casa ha parlato all’orecchio del mio cuore, ha scrutato il mio giovane animo fino in fondo.
Quanta confusione portavo con me varcando la soglia del monastero, ma in una pace surreale ha messo ordine in me.
Ora, ho due occhi nuovi per guardare la mia vita sotto un'altra prospettiva.
La mia vita è diventata un foglio bianco sul quale sto lasciando scrivere al Signore, senza ostacolarlo più.
Lui ha bussato alla porta e io ho aperto, chissà da quanto bussava ma i miei orecchi non riuscivano a sentirlo nel frastuono del mondo.
Ho lasciato tutto per aprire le porte a Gesù, quanta gioia, serenità e pace mi sta donando non saprei dirlo a parole.
Il Signore continua a chiamare operai per la sua messe!”

Isabella Marrocco

ISABELLA MARROCCO
inizia l’8 dicembre 2013
il postulato
tra le Benedettine dell’adorazione perpetua del SS. Sacramento di ALATRI